Categories: Esperienze

10 gite in Lombardia fra la bellezza struggente di natura e arte

Pre covid ho sempre snobbato la mia regione e ogni volta che si presentava l’occasione, scappavo il più lontano possibile. Inutile dire come la pandemia abbia cambiato tutte le mie abitudini in bene e in male e fra queste, ha anche mutato il mio modo di esplorare. La Lombardia ed io, ci siamo avvicinati in modo profondo e come, mai e poi mai avrei immaginato. Ho imparato ad assaporare le bellezze offerte da questa regione stupenda, senza il bisogno di scappare chissà dove.

Nell’articolo di oggi, ho deciso di proporvi 10 gite in Lombardia, fra la bellezza struggente della natura e dell’arte, e ciascuna vale il viaggio.

Gite in Lombardia a non più di un’ora da Milano


MORIMONDO – MILANO

Morimondo è considerato uno fra i borghi più belli d’Italia: lo afferma un libro regalatomi con entusiasmo da Brizi. Abbiamo preso delle batoste pesanti da questo volumetto che promette solo passeggiate divine, ma posso affermare che Morimondo è bella per davvero. Si tratta di una breve gita in Lombardia, in un piccolo borgo attorno al quale si trovano tantissimi agriturismi dove si mangia davvero bene, sborsando piccole somme.

Consiglio di fare un salto prenotando per tempo la visita guidata all’omonima Abbazia.

L’abbazia cistercense di Morimondo è una filiazione di quella francese di Morimond, da cui prende nome anche il borgo. Morimond fu l’ultima delle quattro abbazie-madri da cui partirono i monaci per fondare altre abbazie in tutta Europa. Il suo nome deriva dal latino moritur mundus, “morire alle cose del mondo.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 56 minuti (macchina); 1h26 (bici)

ORARI: sabato: 15:00 e 15:30; domenica: 14:30, 15:00, 15:30, 16:00, 16:30

PREZZI: museo: 6/5 euro; chiostro: 3 euro; gratuito fino ai 12 anni.

PRENOTAZIONE: Riprendono le visite guidate al museo dell’Abbazia, a gruppi di massimo 20 persone, solo su prenotazione scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando al numero: 02 9496 1919


OASI DI SANT’ALESSIO – PAVIA

© Claudia Rocchini 2013

L’oasi di Sant’Alessio è stata il primo centro italiano ad aver creduto fortemente nell’allevamento e nella reintroduzione delle specie “a rischio”, per la ricostruzione ambientale. Questo “umile” quanto utile progetto permette, non solo di salvare tantissimi animali, ma anche di scoprire con stupore e meraviglia tantissime bestiole e ammirare un millenario castello risalente al 1413.

Consiglio vivamente questa gita anche per i più piccini.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 40 minuti (macchina); 2h (bici)

ORARI: da aprile a settembre: tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 (week end e festivi, 10:00- 18:00)

PREZZI: Adulti 15€; Ridotto (dai 3 ai 12 anni) 12€

PRENOTAZIONE: www.oasisantalessio.it


CHIARAVALLE – MILANO

© Francesca Gigli

L’Abbazia di Chiaravalle, fondata da San Bernardo di Clairvaux nel 1135, è uno tra i più importanti complessi monastici italiani. Ancora oggi è popolata dalla comunità monastica cistercense. L’area dove nasce il monastero era originariamente paludosa e incolta, ma San Bernardo non si fece abbattere delle difficoltà e grazie al supporto della popolazione milanese e al contributo di ricchi benefattori, oggi Chiaravalle è un sito di considerevole rilievo dal punto di vista artistico, culturale e storico.

Gita da non perdere anche se sei amante del Grana Padano. Tradizione narra che fra le antiche mura dell’Abbazia di Chiaravalle, attorno all’anno Mille, i monaci cistercensi misero a punto la ricetta del Grana Padano, come espediente per conservare l’eccedenza di latte.
Infatti, con l’opera di bonifica compiuta dai monaci cistercensi e il conseguente diffondersi dell’allevamento del bestiame, divenne prioritario trovare una soluzione per non sprecare la ricca disponibilità di latte fresco. I monaci, trovarono una modalità di conservazione efficace: cuocere il latte in apposite caldaie, aggiungervi il caglio e sottoporlo a salatura e stagionatura; dando vita ad un formaggio a pasta dura che inizialmente venne chiamato “caseus vetus”, in latino “formaggio vecchio o invecchiato”.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 30 min (macchina); 25 min (bicicletta)

ORARI:dal martedì al sabato 9.00-12.00; domenica, 15.00-17.00

PREZZI:mulino 4 euro (30 minuti); abbazia e chiostro 6 euro (un’ora); cappella San Bernardo 4 euro (30 minuti); chiostro 4 euro (30 minuti);abbazia con mulino e cappella San Bernardo 12 euro (due ore). I bambini sotto gli 8 anni partecipano gratuitamente

PRENOTAZIONE: dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30
02.84930432 – 349.6808416
infopoint@monasterochiaravalle.it

E’ possibile iscriversi fino alle ore 14:00 del giorno precedente. Senza alcuna prenotazione è possibile accedere solamente alla chiesa, quindi consiglio fortemente la visita guidata. La durata è di circa 1.30h ed è ben fatta.


MONTEVECCHIA – LECCO

Trattandosi della prima piccola cima che si trova uscendo da Milano, Montevacchia è stata appunto soprannominata “il monte di Milano”. Ci sono diverse ipotesi sul significato del nome “Montevecchia”, ma la più probabile è quella  di origine celtica, Owignya od Owikya che indicava  la presenza di pecore, agnelli o cervi, alla quale sarebbe stato poi aggiunto il termine latino mont(em).

Il punto più alto della collina si trova a 503 metri di altezza che permette di avere una vista bellissima su Milano. Inoltre sulla cima sorge il santuario della Beata Vergine del Carmelo. Di origine longobarda, la chiesetta è resistita sino al 1570 quando un incendio la distrusse. Nel 1630 il santuario fu ricostruito.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 1h (macchina)

QUANDO: Consiglio di andare soprattutto in autunno dove trovare una quantità infinita di castagne, ma anche in primavera ed estate per scoprire una natura colorata e rigogliosa.


Gite in Lombardia a più di un’ora da Milano

VAL DI MELLO – SONDRIO

© SiViaggia

La val di Mello è un fondovalle pressoché pianeggiante e paradisiaco. Si tratta di una gita che non richiede grandi sforzi fisici o particolari allenamenti e questo la rende adatta proprio a tutti.  Fra cascate, torrenti, vette grigie e baite, potete godervi una bellissima giornata fatta di  passeggiate o scalate per i più sportivi, il tutto ammirando l’elegantissima vetta di 3678 metri del Monte Disgrazia.

Consiglio vivamente di recarsi alla riserva naturale della Val di Mello la mattina presto, evitando così il caldo afoso e una folla infinita di persone. Solo così riuscirete a godervi senza troppi intoppi questa valle incantata.

Quando ci si reca in montagna è importante tenere a mente di non lasciare rifiuti in giro, portate un sacchetto da appendere allo zainetto, così da buttare il tutto al primo cestino disponibile. 

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 2h13

PREZZI: L’accesso alla strada “Via Val di Mello” è consentito ad un massimo di 40 veicoli/giorno, previo acquisto pass da 10 euro

ESCURSIONI: Hai voglia di fare un’escursione un po’ più seria? Guarda gli itinerari sul sito 


VILLA FOGAZZARO ROI – ORIA (CO)

La villa Fogazzaro Roi, era la residenza estiva di Antonio Fogazzaro, l’autore del famoso romanzo “Piccolo Mondo Antico”, ambientato proprio qui.

La villa è intima e di modeste dimensioni con un gradevolissimo giardino pensile che affaccia con eleganza sul lago di Lugano. È un luogo rimasto fermo nel tempo, impermeabile al succedersi degli eventi e alla trasformazione del territorio. Pressoché  inalterata dai tempi di Fogazzaro, la villa, permette ai visitatori di intraprendere  un viaggio nel tempo, nel piccolo mondo borghese di fine Ottocento in un recondito angolo di Lombardia.

Gli interni inoltre accolgono gli arredi e i cimeli di famiglia, permettendo di rievocare gli scenari ottocenteschi nei quali si muovono i protagonisti di “Piccolo mondo antico”.

La villa è stata donata al FAI dall’ultimo proprietario: il marchese Roi.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 1h30 (macchina)

ORARI: giovedì e venerdì 10:30-17, sabato e domenica 10:30-18

PREZZI: 18€ ingresso+visita guidata

PRENOTAZIONE/ Più INFO: qui


SAN PIETRO AL MONTE – CIVATE (LC)

©Likeitalians- Francesca Gigli

Il complesso abbaziale è raggiungibile solamente a piedi su mulattiera che per l’ultimo quarto d’ora sale a gradoni. Sono 400 m. di dislivello e 2,5 km di lunghezza in circa 1 ora di cammino.

Raggiunta la cima si scopre la meravigliosa San Pietro al Monte: un edificio semicircolare, romanico. Secondo una leggenda, le origini della basilica risalgono all’ultimo re Longobardo Desiderio, il quale fece costruire un cenobio nel 772 per ringraziare Dio della guarigione miracolosa del figlio Adelchi dovuta alle acque di una fonte che scorre tutt’oggi li vicino.

Al di là della storia e dell’arte, consiglio di visitare San Pietro al Monte soprattutto per la vista mozzafiato. Una gita emozionante sia per amanti della montagna e della passeggiate, sia per chi di montagna proprio non vuole sentire parlare nemmeno da lontano; perché di fatto non è una vera scarpinata in montagna, ma ne da l’impressione. La passeggiata è un mix di tutto ciò che io trovo esista di più bello al mondo: Natura e Arte.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN:2h (macchina)

ORARI: Nel rispetto delle misure di sicurezza anticovid, sarà possibile accedere all’interno della chiesa solo con la guida, con prenotazione obbligatoria almeno 7 giorni prima e a piccoli gruppi di massimo 12 persone. Le visite guidate avranno una durata di circa 30 minuti. Per saperne di più controlla il sito internet dell’Associazione

PREZZI: gratuito

PRENOTAZIONE: info@amicidisanpietro.it

Vuoi sapere di più su questa abbazia un pochino sfigata? Trovi qui il mio articolo dove racconto la sua storia.


RIFUGIO BERTACCHI – MADESIMO (SO)

Se siete appassionati di montagna e se a furia di divanate e Netflix  il vostro culetto inizia a chiedere pietà, allora questa è la gita che fa per voi.

La gita al lago Emet è una delle mie preferite e non mi stanco mai di ripeterla ogni anno. Quando Brizi ed io iniziamo la camminata vediamo sempre tantissime famiglie con bambini di ogni età, questo perchè si tratta di un percorso semplice e di soli 150 mt di dislivello se partite dal lago di Montespluga.

La salita al lago Emet fa un gran bene agli occhi e allo spirito e se amate le altezze e la natura incontaminata qui vi sembrerà di dominare il mondo. Questo luogo, su di me, ha sempre esercitato un fascino e un’attrazione speciale: è l’unico posto dove sento di essere a casa, dove i miei problemi diventano futili e minuscoli. Se mai passerete di qua, scrivetemi e fatemi sapere come vi siete sentiti.

Diffidate dei tempi scritti all’inizio dell’escursione perché mentono spudoratamente, a meno che non siate molto allenati e non vi fermiate mai nemmeno un solo secondo ad ammirare la bellezza che vi circonda. Il rifugio sarà segnato a 1h15 da dove iniziate, balle, considerate almeno 2 ore se avete in mente di fare un escursione in tutta serenità e fermandovi a fare qualche foto o semplicemente a guardarvi intorno senza alcuna fretta. In questa vita e in questa Milano corriamo anche troppo, quindi ricordiamoci di respirare.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 2h30 (macchina) + 2h di salita a piedi e 1h30 di discesa

QUANDO: Rifugio Bertacchi si trova a m. 2196; quindi informatevi molto bene sul meteo prima di iniziare questa escursione e assicuratevi che non ci sia neve. Il periodo consigliato per la passeggiata va da giugno a settembre.

PRENOTAZIONE RIFUGIO: +39 3347769683; oppure rifugiobertacchi@caivallespluga.it


CHIAVENNA – SONDRIO

Con il centro storico meglio conservato della provincia di Sondrio, Chiavenna è uno dei borghi più belli da visitare nelle Alpi lombarde. Qui nacque il grande poeta, accademico e critico letterario Giovanni Bertacchi, nel 1869 . La sua produzione iniziò a soli 26 anni nel 1895 con il “Canzoniere delle Alpi” che fece del Bertacchi il cantore della montagna.

Qui, oltre a seguire le orme dell’illustre poeta, potete passeggiare all’interno del bellissimo ex convento dei Cappuccini, che ha come sfondo le vette selvagge tipiche della zona e il meraviglioso orto botanico. Potete inoltre fermarvi a mangiare in uno dei tanti crotti tipici e assaporare le prelibatezze della valle.

Cos’è un crotto?

Il Crotto è una cantina naturale climatizzata naturalmente dal Sorèl”, una sorgente di aria fresca che esce dal sottosuolo e mantiene temperatura ed umidità costanti tutto l’anno e al suo interno vengono custoditi i tesori della gastronomia locale: brisaola, salami, formaggi e vino. Non fatevi però fregare dall’insegna esterna dei ristoranti.

Sono tre le caratteristiche imprescindibili che il Crotto in Valchiavenna deve possedere:

  1. Il Crotto, ovvero la cantina naturale con sorgente d’aria
  2. La sala, dove si consumano le specialità e si fa festa
  3. L’area esterna coi tavoli di pietra.

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 2h


Cà DEL MONTE – CECIMA (PV)

Ho scoperto questo luogo isolato, al confine tra Lombardia e Piemonte grazie a Brizi che è un grandissimo amante di tutto ciò che ha a che fare con la volta celeste. Qui, infatti, si trova un bellissimo Osservatorio Astronomico dove vengono organizzate serate per adulti e piccini, con racconti e conferenze tenute da simpatici e bravissimi astronomi.

Dal parcheggio inoltre si dirama qualche passeggiata facile e dalla vista sensazionale. Merita un salto.

Prima di una conferenza o di una passeggiata nella natura potete fermarvi all’agriturismo di Cà del Monte, dove si mangia divinamente. Qui trovi il menù

informazioni utili

RAGGIUNGIBILE DA MILANO IN: 1h40 (macchina)

PRENOTAZIONE OSSERVATORIO: Da prenotare 24 ore prima

PREZZO: Adulti 12€

PROGRAMMAZIONE: www.osservatoriocadelmonte.it

Spero che l’articolo ti sia piaciuto, ma se cerchi altre gite in Lombardia puoi leggere la mia recensione al libro di Philippe Daverio.

Francesca Anita Gigli

Divulgatrice culturale e collaboratrice di Finestre sull'Arte, ho creato Likeitalians nel 2020 per rendere la cultura alla portata di tutti. Sono una studentessa di Storia dell'arte, di quelle che non si prendono troppo sul serio. Leggo libri, scalo montagne, parlo di arte e di culture con spensieratezza. Sono una vagabonda e la nonna da piccola mi chiamava zingara, forse ci ha azzeccato prima di tutti.

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Francesca Anita Gigli

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