Cascina Sant’Ambrogio

La cascina Sant’Ambrogio è un luogo di confine, poco frequentato. Non ci si può imbattere per pura casualità, ma ci si deve arrivare con uno scopo ben preciso. 

Nelle sue immediate vicinanze, anni fa si ergevano una discoteca molto frequentata e la cascina del Colombo che si occupava di vendita diretta di ortaggi. Tutto intorno era discarica. 

Ora è in atto un processo di rigenerazione del territorio grazie ad un gruppo di ragazzi che lavorano alla sua valorizzazione dal 2011. 

Rigenerazione o riqualificazione? Questo è il dilemma.

Prima di addentrarci in uno dei polmoni verdi più particolari di Milano, dobbiamo fare una distinzione fra rigenerazione urbana sostenibile e riqualificazione territoriale.

Da troppo tempo, infatti, avanza l’erronea confusione e fusione fra i due concetti. La riqualificazione del territorio consiste nella conservazione e valorizzazione dei luoghi in funzione di una loro migliaia fruizione e salvaguardia e sia caratterizza da lavori strutturali. La rigenerazione urbana, invece,  è un concetto più ampio. È la riqualificazione fisica di zone urbane e periurbane che coinvolge anche le comunità che vivono o vivranno i luoghi riqualificati.

La rigenerazione urbana non ammette mai soluzioni semplici.

Questo non vuol dire che sia necessariamente un soggetto intrattabile e di una complessità invalicabile, quanto piuttosto che il ventaglio di proposte che ci sottopone la rigenerazione urbana sono numerose e differenti tra di loro. 

Tutto chiaro fin qui?

Alla grande, andiamo avanti.

 


Community Hub

Gli ultimi decenni hanno visto la nascita di diversi progetti di impronta socioeconomica o socio-ambientale, come la fondazione del Coworking, dei Fab Lab e delle CommunityHub.  CasciNet trova la sua appartenenza alle community hub, cioè un’unione sinergica di multi- servizi, uno spazio caratterizzato da fattori di inclusione sociale, imprenditorialità e varietà d’uso. Ha promosso e supportato la nascita di servizi fortemente legati alla comunità di riferimento sia in termini di produzione che di beneficiari.

CasciNet incentiva la partecipazione attiva per la promozione e la gestione attiva di un’area che era stata dimenticata e che nel corso degli anni ha rappresentato un fulcro importante di attività religioso-culturali e agricolo-produttive.

Quando si parla di CommunityHub si fa riferimento a degli spazi che nascono da una comunità ed erogano servizi sociali promuovendo nuove modalità di welfare. 

Alla base delle Community Hub, oltre alla partecipazione della comunità con la messa a disposizione di servizi quali : spazi unicamente lavorativi , l’asilo per un sostegno alle mamma lavoratrici, l’orto in condivisione e una serie di eventi e feste stagionali, rimane sempre il concetto  di rigenerazione urbana che in questo caso si pone l’obbiettivo di riattivare beni di città in profonda crisi, oppure recuperare spazi dismessi e restituirli alla comunità, come nel caso specifico CasciNet.


Una storia lunga un millennio (riassunta tantissimo)

La cascina S.Ambrogio è un luogo di rigenerazione urbana fatto di contatto con la terra, socializzazione, convivialità, collaborazione, incontri, ma soprattutto storia. 

Una storia che affonda le sue profonde radici nel XII sec, durante l‘epoca di Barbarossa, quando nel 1162 le monache del monastero benedettino di Santa Radegonda si insediarono qui per fuggire dalle razzie dell’imperatore del Sacro Romano Impero. 

L’edificio passa sotto diverse proprietà fino ad arrivare, nell’Ottocento, tra le mani del Sciur Castelli che la donerà all’istituto di Carità, prima e la concederà al demanio, poi. Tutt’ora, infatti, la proprietà è del Comune di Milano. 

Il Novecento fu un secolo di fermenti politici e culturali. Questa zona non ne fu esente, ma visse tutta l’incertezza e la paura del tempo. Le mura della cascina possono raccontare infinite storie fatte degli orrori della guerra, della bellezza della vita o semplicemente di una città che cambia. Ha visto l’unione del comune di Lambrate alla città di Milano, il rifugio dato a due partigiani e la costruzione del parco Forlanini. 

Ma negli anni 2000 l’attività agricola si blocca.  

Con la paura dell’abbandono e grazie all’intervento di un gruppo di giovani milanesi nel 2012, la cascina riprende vita nuova.  

Il 30 novembre 2012, il progetto confluisce nella fondazione del gruppo come “Associazione di Promozione Sociale CasciNet” e si inizia a disegnare concretamente il futuro del luogo. Nel 2016 è stata concessa dal Comune di Milano, con un contratto trentennale, all’associazione CasciNet che lavora al recupero e valorizzazione della struttura, aprendola anche al pubblico. 

Quello della cascina Sant’Ambrogio è un viaggio durato secoli, la cui mura raccontano mille storie diverse e quante ancora ne hanno da raccontare. Perché non si tratta solo di un luogo di racconti polverosi, ma di sguardi attenti e curiosi verso il futuro. 


Il valore delle persone

È molto difficile definire la realtà di riferimento di CasciNet.

I ragazzi che vi lavorano sono fortemente consapevoli di non far parte di una zona brulicante di vita. Condividono cordialmente e rispettosamente la zona con tutti quegli abitanti temporanei, fra nomadi e lavoratori del cantiere della M4.

CasciNet analizza bisogni, problematiche, punti di forza e di debolezza della realtà che incontra e agisce in modo inclusivo, attraverso l’agricoltura, l’arte, la cucina e l’ospitalità per realizzare un modello di vita economico/sociale sostenibile.”

Dal primo manifesto CasciNet

Siamo all’interno di una realtà che ha la necessità di riunire le persone anziché isolarle, dando una notevole importanza al valore umano, alla contaminazione di pensieri ed esperienze di vita. 

I  membri di CasciNet associano i legami alla qualità del suolo e alle piante che vi si sviluppano. Sono lenti, generativi ed emancipanti. Hanno necessità di tempo per permettere alle radici di crescere in profondità e se la base è ricca di vita e diversità daranno frutti nutrienti.  

CasciNet associa le relazioni alla Consolida: una pianta che in Permacultura viene sovente usata per le sue grandi capacità di rigenerazione del terreno. Ispirandosi ad essa, i soci, cercano di trasformare tutto ciò che si svolge in cascina in un’occasione per generare legami.

Nell’intervista effettuata al socio di Donna si evince quanto l’inclusione culturale e l’idea di ritorno alla terra siano importanti per il progetto.  

La realtà di CasciNet si compone di tante piccole e grandi storie, il cui racconto avvicina le persone, creando un ponte fra trame di vita differenti che riescono ad attivare nuove idee e sinergie. 

E sono proprio queste trame di vita differenti che si intrecciano indissolubilmente le une con le altre a creare la particolarissima identità culturale di CasciNet.


La prima food forest di Milano

Durante la visita abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con il socio Alessandro di Donna, il fondatore della prima Food Forest urbana a Milano.

Ci ha raccontato di aver preso in gestione i 6000 m quadri dietro cascina Sant’Ambrogio nel 2016. Sgomberato la discarica che occupava quello spazio, ripulito il terreno, piantato degli alberi da frutto e creato un’impresa sociale agricola. Oggi rigenera l’ecosistema di 9 ettari di suolo agricolo con agro forestazione successionale, un metodo di coltivazione che permetta di recuperare aree degradate con un nuovo modo di coltura totalmente biologico e che lavora in sintonia con la natura e le sue risorse.


Il rispetto

Nella cascina Sant’Ambrogio sono aperti una serie di percorsi volti all’educazione e alla formazione attraverso attività di sensibilizzazione ambientale (avviati nel 2014) che puntano a rendere il partecipante cosciente delle proprie azioni e consapevole di poter attuare degli stili di vita eco sostenibili. 

Ovviamente CasciNet realizza anche sostenibilità concreta, un esempio è il riscaldamento a termo compost: un sistema ecologico di riscaldamento sperimentale non inquinante. Aspetto da non sottovalutare considerato che nella città di Milano il riscaldamento è una delle cause principali dell’inquinamento metropolitano (Università degli studi di Milano). 

I progetti realizzati da CasciNet che si basano sui principi elencati nel Patto Etico in realtà riconducono ad un solo principio fondante: quello del rispetto.

Il progetto di CasciNet parte dal rispetto della storia, passando del territorio e arrivando alle persone con lo scopo di creare uno spazio che faciliti le connessioni tra ambiente, socialità e cultura.


Informazioni utili

Come arrivare

L’indirizzo di Cascina Sant’Ambrogio è Via Cavriana,38. Vi consigliamo di arrivare in Cascina Sant’Ambrogio a piedi o in bici.

AgriRistoro

giovedì e venerdì dalle 18.00; sabato e domenica dalle 12.00

Prenotazioni
La prenotazione è consigliata tra le 15 alle 18
Chiamando o scrivendo su Whatsapp al 389.18.97.059

Per scoprire tutti i servizi CasciNet clicca qui

Articolo creato grazie alla collaborazione di Margherita Giordano e Benedetta Colombo.

Fidate compagne del corso di “geografia dell’ambiente e del paesaggio” tenuto dalla professoressa Alice Dal Borgo. Università Statale di Milano.

 

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Francesca Anita Gigli

Divulgatrice culturale e collaboratrice di Finestre sull'Arte, ho creato Likeitalians nel 2020 per rendere la cultura alla portata di tutti. Sono una studentessa di Storia dell'arte, di quelle che non si prendono troppo sul serio. Leggo libri, scalo montagne, parlo di arte e di culture con spensieratezza. Sono una vagabonda e la nonna da piccola mi chiamava zingara, forse ci ha azzeccato prima di tutti.

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Francesca Anita Gigli

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