In questo periodo mi sono scontrata con numerose persone che, in barba al decreto COVID-19, stanno facendo un po’ quello che vogliono. Vedo uomini e donne che se ne fregano e vanno in spiaggia a fare il picnic, ragazzi che approfittano delle passeggiate per stare appiccicati agli amici ecc. Non voglio fare la “zia Franci” antipatica e non ho mai avuto un gran senso civico, lo ammetto. Ma adesso c’è qualcosa di più del senso civico, se il mio comportamento può in qualche modo ledere un qualsiasi essere umano, in qualsiasi parte del mondo … beh mi sentirei uno schifo. Quindi, mi è venuta questa studpidissima idea di unire l’utile al dilettevole per vedere come l’arte può aiutarci a ricordare i punti fondamentali da rispettare.
E guardo il mondo da un oblò
Il dipinto di Salvador Dalì ritrae la giovane sorella alla finestra. Rappresenta tutti noi chiusi in casa. I più fortunati, fuori dalla finestra troveranno paesaggi meravigliosi come questo, ma io no, io vivo a Milano mannaggia a me. Però stringiamo i denti e restiamo a casa.
Monaci stiliti
Quante volte avete sentito dire di mettere le persone a noi care su un piedistallo? Ecco. Pendete i vostri nonni, che probabilmente si lamentano perché vogliono uscire e, seguendo l’esempio dei monaci stiliti, lasciateli sopra una colonna. Amateli e fateli divertire, ma per il cielo, teneteli sopra quella colonna.
La vera storia di Ponzio Pilato
Sfatiamo il mito di Ponzio Pilato che si lava le mani per mandare a morte Gesù e guardiamo la realtà dei fatti. “L’adorabile” politico romano ci ha sempre voluto dire “lavatevi le mani, è importante“.
Cantate due volte “buon compleanno” e il gioco sarà fatto. Prendiamo tutti esempio dal signor Pilato e laviamoci spesso le mani.
Passeggiate ai tempi del coronavirus
Gli amanti di Magritte, precursori nell’uso della mascherina, anche se forse erano un tantino esagerati. Fortunatamente a noi bastano mascherina e guanti (o amuchina a portata di zampe), sia che andiate al supermercato, oppure a fare una passeggiatina per prendere una boccata d’aria.
Disinfettati
Fotografia presa dalla pagina Facebook di ” gli studenti di beni culturali”. A questo link
Prendiamo esempio dal nostro amato Michelangelo e disinfettiamoci le mani. Sempre.
Non avete l’Amuchina o volete semplicemente giocare ai piccoli chimici? Qui la “ricetta”.
Metti il gomito davanti alla bocca
Se vi hanno raccontato che in Oriente le donne nascondono le proprie emozioni dietro la manica del kimono, beh, vi hanno mentito. Nel Genji Monogatari Emaki abbiamo chiaramente la scena di una donna che starnutisce nel gomito per non infettare il suo compagno. Se non avete voglia di coprirvi la bocca quando starnutite o tossite, pensate a me. L’altro giorno sono andata a fare la spesa e un signore decisamente poco carino mi ha starnutito in faccia. Ora: avevo la mascherina e tutto, ma ricapitasse un’altra volta, vi mollo un cazzotto. Quindi se non volete che una sconosciuta vi riempia di botte, mettete il gomito davanti alla bocca :D.
Butta la chiave
Gli innamorati spiati (il bacio) – Ferdinand Georg Waldmüller, collezione privata.
Qui mi appello ai genitori, ma anche ai ragazzi innamorati.
Se dovete uscire con il fidanzato, i genitori saranno autorizzati a buttare la chiave e lasciarvi fuori. Stringiamo i denti, vi rivedrete e vi abbraccerete ancora più forte di prima. Vi capisco e ce la farete, lo prometto. Fermiamo insieme questo virus silenzioso e maledetto resistendo per un po’.
Quelle che seguono non sono norme di sicurezza :), ma pensiamo a quanto siamo fortunati e cosa potremmo fare per aiutare.
Maledetta noia
Jove Decadent, 1899 (The Young Decadent) dipinto di Ramon Casas
Potrebbe andare peggio, potremmo essere in ospedale, potremmo lavorare 20 ore al giorno nei reparti, ma siamo fortunati e ci è consentito annoiarci.
Dona..
L’albero della vita (1905-1909), Gustav Klimt.
Molti di noi stanno attraversano lutti in famiglia, molti altri hanno bisogno di trasfusioni di sangue. In Sardegna, per esempio, ci sono molte persone affette da anemia mediterranea e il più grande fornitore di sangue è la Lombardia. Inutile dire che in questo periodo ci siano carenze di sangue per le trasfusioni. Una riduzione prolungata delle donazioni “mette a rischio i 1800 pazienti che ogni giorno hanno bisogno di trasfusioni e se non lo facciamo potranno ingolfare gli ospedali per le complicanze della loro anemia” avverte Giancarlo Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue (Cns), che ribadisce la necessità di continuare a donare. Donare il sangue è sicuro anche ai tempi del Coronavirus.
Cliccate qui per trovare informazioni date dal Ministero della salute.
Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo.
Quelle sopra elencate non sono le norme di sicurezza da adottare, ma solo un modo per tenerci compagnia e ridere un pochino insieme all’arte. A questo link trovate la pagina del Ministero della Salute per essere sempre informati.
Vi mando un forte abbraccio…. rigorosamente a un metro di distanza.